“Proseguiamo tra Lecce e Nardò con Loredana Capone, assessore regionale e candidata del Partito democratico. Ci siamo confrontati con gli operatori del turismo, con alcune aziende del territorio e i loro lavoratori. Sono quelli che più di tutti hanno pagato la crisi economica legata all'emergenza sanitaria, ma sono gli stessi che ci hanno dato grande forza per ripartire.
Nessuno rimpiange le ricette della Lega e di FDI quando dicevano a marzo che avremmo dovuto dare un po’ di soldi a tutti come Trump e avremmo risolto. Ho ricordato loro quante settimane di critiche abbiamo dovuto far trascorrere. Loro ci criticavano dicendo che avremmo dovuto fare come Trump e noi facevamo l’esatto opposto. Loro dicevano “soldi sui conti correnti” e noi dicevamo prima gli ospedali e la sanità per proteggere vita e salute. E siamo diventati il paese con la sanità tra le più sicure al mondo. E poi abbiamo protetto il lavoro con gli ammortizzatori sociali e dato liquidità alle imprese. Oggi nessuno osa dire "fate come Trump" ... loro hanno oltre 6 milioni di contagiati noi 260 mila. Loro non ripartono ancora, noi siamo ripartiti e, grazie alla forza di queste aziende e di questi lavoratori, siamo tornati competitivi.
Imprese e lavoratori non si piangono addosso, si sono tenuti per mano, anche con lo Stato; si sono rimboccati le maniche e si stanno, passo dopo passo, risollevando, imparando a far convivere le proprie attività con la nuova normalità post Covid-19.
È questa la vita reale, la Puglia reale, fatta da lavoratori instancabili che, anche quando si spengono le telecamere e i microfoni dei comizi elettorali di qualche aspirante padrone leghista che prova ad occupare la nostra Regione, restano qui a lottare per difendere l'orgoglio pugliese. Una regione libera che non ha mai voluto padroni e li ha sempre respinti al mittente. Accadrà ancora, con l’aiuto di chi ama la Puglia”.
Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.