Le scuole saranno aperte in sicurezza. L’Italia sul coronavirus non è mai tornata indietro
“Molti Paesi avevano sottovalutato a febbraio e marzo il Covid-19 e sarebbe fin troppo facile ricordare ora i proclami di alcuni Capi di Stato e di governo o i disastri sanitari prodotti in USA, Regno Unito e Brasile, solo per citarne alcuni. Anche molti Paesi europei, teorizzando l’immunità di gregge o la ripartenza immediata, sono stati molto meno rigorosi dell’Italia e sono stati spesso costretti dalla condizione sanitaria a repentine marce indietro che hanno portato caos, maggiori vittime, danni ulteriori e, spesso, anche nuove chiusure delle scuole. Noi rivendichiamo la nostra prudenza e non torneremo indietro.
Le scuole si riaprono a settembre e si riaprono in sicurezza; quando ci sarà un contagio, perché accadrà inevitabilmente fino a quando esisterà il Covid-19, si interverrà in tempo reale garantendo la sicurezza di tutti. Le scuole le riapriremo e le terremo aperte.
Questo è l'impegno non solo di un governo ma dev’essere del Paese intero, la scuola è patrimonio nazionale e mi auguro che su questo sia d'accordo tutto il Parlamento, maggioranza e opposizione.
Anche domani continueremo a lavorare tutti insieme, con leale e massima collaborazione tra governo e Regioni, per completare il lavoro in corso in vista dell’inizio dell’anno scolastico”.
Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.