"È nostro dovere, oggi, ripartire dagli italiani resistenti, quelli che con grandi sacrifici sono rimasti in casa, dagli imprenditori e dai lavoratori delle aziende che sono state chiuse negli ultimi due mesi. I proprietari di ristoranti e bar che hanno attinto alle loro riserve personali e di famiglia per non far mancare nulla ai loro lavoratori sono stati un grande esempio. A loro dobbiamo dare libertà d’azione e lo Stato ha il dovere morale di dargli fiducia". Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, intervenendo in diretta Facebook con le 6000 sardine. Tanti i temi affrontati, dall’emergenza sanitaria a quella economica, dalla ripartenza della fase 2 alla sicurezza sui posti di lavoro.
"La pandemia, per l’Italia e per il mondo intero, è stato un colpo di rasoio tra passato e futuro. Nulla sarà più come prima e abbiamo il dovere di aprire un dibattito su come produrre, dove produrre e su come valutare il lavoro. Non conta più solo l’orario di lavoro in alcuni servizi, ma il lavoro svolto. Sono tutte valutazioni che dobbiamo cominciare a fare.
I burocrati dovranno trasformarsi in semplificatori. Tutti i controlli dovranno essere fatti ex post, non è più ammissibile la perdita di tempo per i controlli ex ante. Bello, in questo senso, l’esempio di questi giorni del sindaco di Bari che, per un permesso di utilizzo del suolo pubblico, ha chiesto solo una mail, eliminando molti passaggi spesso inutili".