22.745 non sono numeri ma sono nomi e cognomi, vite spezzate e storie famigliari.
Alcuni, anche esponenti del mondo scientifico e del mondo politico, dicevano che era poco più di un’influenza e invece abbiamo scoperto sulla nostra pelle che è stata stravolta la nostra vita.
Il Governo ha sempre ricercato la verità possibile per mettere in campo ogni strumento di protezione del diritto universale alla salute. Un diritto scolpito nella nostra costituzione che ci rende fieri di essere italiani. Abbiamo il dovere di proteggere la vita prima di ogni altra cosa e poi sicuramente salveremo l’economia e i posti di lavoro. Ma mai ponendo in contrasto salute e lavoro. Prima di tutto la salute a partire dai nostri anziani che sono i più deboli in questa emergenza sanitaria senza precedenti.
E allora ancora con maggior forza dobbiamo potenziare ospedali e organizzazione sanitaria sui territori lavorando tutti insieme. E da Maggio inevitabilmente ripartirà una nuova normalità. Non sarà come prima perché il virus esiste ancora e se oggi è meno contagioso lo dobbiamo al sacrificio fatto da tutti gli italiani in questi 45 giorni. Ripartiremo vivendo in un mondo che avrà purtroppo una sorta di nuova normalità e dovremo abituarci.
È nostro dovere farlo per tornare alla vita di tutti i giorni ma mettendo sempre in sicurezza la vita di ognuno. Serve fiducia in noi e fiducia nello Stato.
Così Francesco Boccia, dalla sede della Protezione Civile, ospite del TG1 - Speciale.