Dovere di tutti costruire un fronte sociale ampio
(ANSA) - ROMA, 27 GEN - "Il Pp, dopo queste elezioni regionali, si conferma il partito intorno al quale e' possibile costruire un ampio fronte civico e sociale alternativo alle destre nazionaliste e sovraniste. Fuori dal perimetro del centrosinistra c'e' solo la destra dei citofoni, dei fili spinati, della rabbia e dell'intolleranza". Cosi' il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.
"Ha avuto ragione la linea politica di Zingaretti e non bisogno arretrare di un solo metro rispetto all'apertura del Pd alle forze civiche, ecologiste, ai movimenti e ai partiti che si rivedono nell'idea comune di societa' aperta ed europea. La vittoria netta di Bonaccini e' il risultato del suo grande lavoro degli ultimi cinque anni e della visione comune costruita in questa difficile ma splendida campagna elettorale. Anche l'eccellente risultato di Callipo, nonostante tutto quello che era successo in Calabria negli anni scorsi, dimostra che intorno al Pd si puo' costruire un nuovo fronte e non ci si deve fermare di fronte a una sconfitta. Abbiamo oggi il dovere di costruire un'alleanza ampia guidata dal Pd e per farlo serve essere chiari e netti nelle proposte alternative alle destre. Una societa' basata su una visione nuova su Lavoro, Scuola, Ambiente rifiuta uomini soli al comando come Salvini.
C'e' bisogno di un nuovo senso comunita', quella comunita' che ha permesso a Callipo di combattere con grande generosita' una battaglia importante e quella stessa comunita' che ha portato Stefano Bonaccini alla riconferma come presidente della regione Emilia Romagna. Anche per queste ragioni non aveva senso e non avra' senso nemmeno per il futuro, fermare il coraggio del confronto tra le forze politiche dopo la sconfitta in Umbria.
Quando si guarda lontano e gli obiettivi sono gli orizzonti sociali, dalle vicende di ogni giorno si impara di piu'. Ora rimbocchiamoci le maniche perche' il lavoro del Governo e' appena cominciato e dovra' servire con maggiore forza l'Italia che crede nel senso di comunita'", conclude Boccia.