(ANSA) - ROMA, 10 GEN - "Penso di poter parlare perche' non devo pentirmi di nulla essendo tra i pochi a non aver votato la delega al Jobs act. Posso con tranquillita' affermare che quella riforma, insieme al dl cosiddetto dignita', sono due provvedimenti inadeguati rispetto al tempo che viviamo". Cosi' il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, in un'intervista a L'Aria che tira, su La7.
Si tratta, ha spiegato, di due provvedimenti "nati sulla scia della propaganda politica che, anziche' indicare una nuova strada, indicava il nemico da abbattere. In un caso l'articolo 18, sbagliando; nell'altro caso, per Di Maio l'ossessione di dimostrare di fare una cosa diversa da Renzi facendo un altro errore di approssimazione.
Quando si parla di lavoro si deve sempre partire dai diritti e dalla corretta lettura della societa' in cui si vive; nella societa' del capitalismo digitale - ha aggiunto il ministro - serve una visione moderna che non c'e' in entrambe le riforme e soprattutto un'idea di impresa e di giustizia sociale. In questa legislatura, se dovesse andare avanti, ci sara' tempo e modo per intervenire e correggere le distorsioni di un capitalismo digitale sempre piu' arrembante, che da' nuove opportunita' ma crea inevitabilmente nuove disparita' e nuove poverta', a cui ne' il jobs act ne' il decreto dignita' hanno saputo dare risposte".