(ANSA) - BARI, 08 NOV - "Conte oggi ha incontrato a Taranto i lavoratori dell'Ilva assumendosi una responsabilita' che pochi altri si sarebbero assunti. Lo ha fatto sapendo di avere noi dietro. Lo ha fatto con l'orgoglio di chi e' il capo del Governo del settimo Paese industriale". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a margine di un incontro nella sede di Confindustria Bari e Bat.
"Sono fiducioso, il nostro Paese ha imprenditori straordinari e se lo Stato torna in campo, tornano in campo anche loro. Secondo me - ha aggiunto il ministro - lo Stato deve selezionare i migliori manager esistenti sul mercato mondiale dell'acciaio e arruolarli, ma aspettiamo il no ufficiale di Mittal".
"Gia' l'altra volta, dopo il crac, e' lo Stato che ha rimesso in piedi tutto altrimenti l'Ilva sarebbe fallita, - ha spiegato Boccia - ma le scelte di politica industriale fatte con Mittal sono state sbagliate. Se qualcuno non dico chiedesse scusa, che e' un esercizio non molto diffuso nel nostro Paese, ma almeno tacesse un po', eviterebbe di partecipare alla gazzarra di questi giorni. Il riferimento e' a tutti coloro che hanno favorito la visione industriale che ha portato poi a Mittal, la lista e' lunga.
Salvini e' uno di quelli che ha cancellato lo scudo e poi ora ha scoperto che lo scudo era centrale, ma non e' il solo. Quando io, Emiliano e pochi altri dicevamo che la prospettiva industriale di Mittal non dava garanzie, e all'epoca c'erano imprenditori italiani autorevoli che avrebbero scommesso sull'Italia, hanno scelto invece quella strada"