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5 mila esuberi? A.Mittal ricatti qualcun altro

08.11.2019

(ANSA) - BARI, 08 NOV - "Ilva deve continuare a produrre acciaio ma non puo' produrlo come lo produceva nel 1970. Questo deve essere chiaro a tutti. Se Mittal resta e rispetta il contratto firmato sara' la benvenuta, se invece per restare minaccia di mettere per strada 5mila lavoratori, evidentemente ha sbagliato a fare questa gara e hanno sbagliato coloro che hanno pensato che su Mittal ci potesse essere una prospettiva industriale e, allora, la risposta della settima potenza industriale al mondo e' semplice: vada a ricattare qualcun altro. Siamo l'Italia e abbiamo il dovere di ricordarlo ogni giorno e di dimostrarlo". Cosi' il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, parlando dell'ex Ilva di Taranto a margine di un incontro sulle autonomie nella sede di Confindustria Bari e Bat. Per Boccia lo stabilimento di Taranto e' "il punto di riferimento di un Paese che resta la settima potenza industriale al mondo, che non si fa ricattare da nessuno, che ha la schiena dritta e che crede nello sviluppo sostenibile".

"L'acciaio e' strategico e se il mercato fallisce non e' uno scandalo ma e' semplicemente giusto che tocchi allo Stato occuparsene. Finiamola di prenderci in giro. In tutto il mondo, nelle aziende strategiche, in alcuni settori industriali c'e' lo Stato".

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