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Autonomia? In Piemonte è Cirio che deve correre, non io

26.10.2019

(ANSA) - STRESA (VERBANIA), 26 OTT - "Non e' il presidente Alberto Cirio che deve dire a me di correre, sono io che lo dico a lui. Aspetto una proposta approvata dal Consiglio regionale, altrimenti non saro' mai in grado di far partire il negoziato con la Regione Piemonte". Cosi', in materia di autonomia, il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, a margine della 'due giorni' sulla democrazia organizzata a Stresa dalla Fondazione Iniziativa Europa.

"Vorrei ricordare - ha affermato Boccia - che il Veneto e' gia' ripartito, questa settimana le delegazioni trattanti di Lombardia ed Emilia sono al lavoro, e inizia la Toscana che non si era mai seduta al tavolo perche' il Consiglio regionale toscano ha varato una proposta che ora abbiamo immesso nei canali del negoziato. Quindi la Regione Piemonte quando vuole recuperare tempo sa cosa deve fare: rispettare le regole che questa Repubblica si e' data".

"Tutto questo - ha rimarcato Francesco Boccia - ha senso se lo inseriamo in una norma quadro che dia effettivi poteri allo Stato di intervenire sulle diverse aree di ritardo e di sviluppo: l'ho gia' preparata e la trasmettero' ai presidenti delle Regioni entro meta' novembre, e in Parlamento la presentero' quando avro' trovato l'accordo di tutti i gruppi. Poi il Parlamento e' sovrano e decidera': mi auguro - ha concluso il ministro - che la norma quadro possa essere approvata entro l'anno".

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