Funzionerà se sarà declinata in sussidiarietà
"L'autonomia è scolpita nella nostra Costituzione e la faremo. Però vogliamo farla così com'è scritta nella Costituzione. Non la si decide su un territorio, in maniera unilaterale. La Costituzione va letta bene. Non si può parlare di autonomia senza ripartire da un impegno serio che diventa una lotta alle diseguaglianze. Non si può parlare di autonomia se non si declina la parola autonomia in sussidiarietà, se non si pensa a un nuovo modello sociale.
Sono sicuro che, regione per regione, troveremo la soluzione per mettere insieme le ragioni di una nuova lotta alle diseguaglianze e di un'autonomia differenziata che deve esserci. Non sto bocciando nessuno. Io parto lunedì e voglio ascoltare tutti, ma vorrei anche essere ascoltato. L'autonomia non può essere un progetto unidirezionale. Se costruiamo un modello che fa dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP), che non sono scritti per caso nella nostra Costituzione, il punto di partenza, allora forse ci capiremo.
Auspico che tutte le regioni si siedano al tavolo perché sarebbe un bel segnale. Anche io voglio l'autonomia, voglio farla bene. Personalmente l’assocerò sempre più all’attuazione del principio di sussidiarietà". Così il ministro per Affari regionali e le Autonomia, in diretta a Centocittà, su Rai Radio 1