(ANSA) - ROMA, 18 SET - "So di essere in un governo che intende dare attuazione all'autonomia, seguendo il principio della sussidiarieta' e della lotta alle disuguaglianze. Lunedi' iniziero' il giro delle Regioni a cominciare da Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia e via via saro' nelle altre. Parto dalle tre in fase piu' avanzata per raccogliere in 40 giorni tutte le istanze effettive, non quelle dei sogni". A dirlo e' il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, durante un incontro organizzato a Roma da Cittadinanzattiva e dalla Fnomceo nella sede di Confcooperative, parlando delle proposte di autonomia differenziata da parte delle Regioni.
"Voglio ascoltare e vorrei che il Governo fosse ascoltato. Voglio fare l'autonomia e voglio farla bene - ha aggiunto - Non esistono riforme senza soldi. Se queste esistono, allora sono quelle degli ipocriti. Le riforme che incidono sul Paese devono essere fatte su risorse adeguate. Vogliamo partire dalle proposte che le Regioni fanno, sapendo che la lotta alle disuguaglianze e' il punto dal quale noi vogliamo ripartire". Boccia ha spiegato come in questo lavoro di ascolto e confronto sara' affiancato "dalle strutture tecniche del ministero" e da "una commissione scientifica che valutera' le proposte arrivate". "Una cosa garantisco: non accadra' quello degli ultimi 15 mesi - ha proseguito - La condizione che eredito e' di proposte unilaterali, sia legittime, sia che chiedono tutto o quasi, con l'eccezione dell'Emilia-Romagna che ha dato un'impostazione diversa. Sono uno di quelli che la riforma vuole farla: ci credo, va fatta rafforzando il Paese, non indebolendolo".
"La sinistra e' una nella societa'. Chi la sottovaluta o chi pensa di prepensionarla, non ha capito che poi esce sempre fuori da qualche parte. Non so se ce ne sono quattro, tre, due o una, io so solo che nella societa' e' una e normalmente coincide con un pezzo dell'anima del Paese", continua il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, rispondendo a una domanda dei cronisti sulla dichiarazione di Silvio Berlusconi secondo la quale il Governo Conte II, con la nascita di 'Italia Viva' sia diventato l'esecutivo "delle quattro sinistre". A margine di un convegno a Roma nella sede di Confcooperative Boccia ha detto che "far diventare maggioritaria" la sinistra "e' il compito delle forze politiche che credono in un fronte progressista. Io ci credo e ci ho sempre creduto. Penso che questo governo possa costruire una storia politica nuova anche a sinistra".
La scelta di Matteo Renzi di dar vita a "Italia viva" e' "incomprensibile". A dirlo e' il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia. "In questi anni di vita comune nel Partito democratico piu' vivevamo insieme piu' ci allontanavamo, dal punto di vista dell'idea e della riorganizzazione della societa'. Resto convinto che le nostre idee avrebbero potuto trovare la stessa residenza nel Pd e secondo me c'erano tutte le condizioni - dice il ministro a margine di un incontro a Roma, nella sede di Confcooperative - Lui ha scelto un'altra strada, francamente l'ho trovata incomprensibile ma spero possa collaborare a farci costruire una cosa che io considero una vera e propria alleanza sociale". "E' evidente che, non solo in Italia ma in tutta Europa, si va da un lato verso un fronte progressista, un'alleanza sociale in una cornice europea, e dall'altro verso un fronte nazionalista - aggiunge - Francamente do per scontato che si stia tutti dalla stessa parte. Dall'altra c'e' Salvini, la Meloni e chi continua a credere in un centrodestra che non c'e' piu' e che hanno come orizzonte politico l'isolamento in Europa".