'Bisogna ripartire dai livelli essenziali delle prestazioni'
(ANSA) - CESENATICO (FORLI'-CESENA), 13 SET - Con il precedente governo la trattativa sull'autonomia differenziata delle Regioni si e' arenata "perche' tutti i nodi politici rilevanti non erano stati sciolti". Lo ha detto Francesco Boccia, ministro degli affari regionali, che ne ha parlato alla Scuola di Politiche di Enrico Letta a Cesenatico. "Nel 50% dei casi - ha detto - non ci sono state risposte delle amministrazioni locali alle deduzioni delle amministrazioni centrali. Le bozze sono poi arrivate in consiglio dei ministri per lo scioglimento dei nodi politici e li' si e' arenata la riforma. Bisogna ripartire tenendo presenti le criticita'. Bisogna partire da livelli essenziali delle prestazioni e da un fondo di perequazione per dare certezze a tutte le aree del paese".
"Il concetto di autonomia e' stato usato come una clava, come un manganello di alcuni contro altri. Non c'e' nessuno contrario ad attuare il titolo quinto: il punto e' se scegliamo di seguire la Costituzione o se ci perdiamo alcuni pezzi. Non si puo' fare una riforma contro il nord, ne' farla senza il sud".
"Dal 23 settembre - ha detto - nel giro di un mese incontrero' tutti i presidenti, con l'obiettivo di ripartire dai punti di condivisione che sono quelli scolpiti nella Costituzione. L'obiettivo e' la sussidiarieta' e non la divisione del paese".