(ANSA) - BISCEGLIE (BAT), 5 SET - "Penso che la storia delle autonomie sta stata oggetto di una brutta propaganda politica in un momento in cui la politica anziche' occuparsi dei problemi delle persone si e' occupata dei sondaggi, dei consensi, delle scadenze elettorali e ogni tanto ci vanno di mezzo dei provvedimenti e il provvedimento cosiddetto sulle autonomie e' diventato ostaggio di questa propaganda". Lo ha detto il neo ministro degli Affari regionali e autonomia Francesco Boccia, che stasera ha il primo impegno pubblico da ministro nella sua citta' d'origine, a Bisceglie, per l'apertura della maratona digitale DigithOn di cui e' fondatore.
"Quindi il mio invito a tutti e' di andare oltre la propaganda e di non affrontare questo tema con pregiudizio, io voglio pacificare il Paese, l'ho detto oggi uscendo dal Quirinale - ha proseguito - e voglio farlo con l'aiuto di tutto il governo e, in parlamento, con maggioranza e opposizione". "Non possiamo permetterci di fare diventare questo provvedimento un provvedimento divisivo - ha concluso - penso che dal lavoro fatto da chi mi ha preceduto, Erica Stefani, ci siano tutte le condizioni per riaprire un dialogo, sulla autonomia confrontiamoci, parliamo di numeri, di redistribuzione di Livelli essenziali di assistenza, io voglio che venga rispettata la Costituzione".
"Questa vicenda di oggi del Friuli Venezia Giulia e' un atto dovuto, lo dico perche' ho la sensazione che ci sia una gran voglia di fare polemiche a prescindere. Lo avrebbe fatto anche il governo Lega/Cinquestelle perche' e' una legge scritta male per ammissione dello stesso Fedriga che ci aveva inviato una nota fuori tempo massimo, nella quale diceva che si sarebbe impegnato a cambiare la sua stessa legge". Lo ha detto il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, a Bisceglie, rispondendo ai giornalisti.
"Siccome o si impugnava oggi o non si poteva piu' impugnare, il governo ha impugnato sulla base di un'istruttoria gia' fatta, non voglio perdere le mie giornate polemizzando con nessuno, a cominciare dai presidente delle Regioni che stimo tutti", ha detto ancora. "Le deroghe non riguardano solo i cittadini stranieri - ha detto ancora - sembra quasi un'ossessione questa della Lega per i cittadini stranieri, ma riguardavano l'urbanistica, i prati, la salute, le infrastrutture e se si fanno delle norme, quelle norme devono rispettare l'impianto costituzionale della Repubblica Italiana e le legge ordinarie.
"Se le leggi sono fatte male si aggiustano - ha concluso - quando loro la integreranno e la aggiusteranno noi ritireremo l'impugnativa di oggi che era un atto dovuto ed e' stato sostenuto all'unanimita' da tutto il consiglio dei ministri".