Bonaccini e Conte sulla scuola alternativi a Zaia e Fontana
“Se la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, intende rovesciare gli elementi dell’attuale dibattito all’interno del governo in materia di autonomia regionale, come riferito oggi in Aula, il Pd non si sottrarrà dal dare il suo contributo”. Così Francesco Boccia, deputato e componete della segreteria nazionale del Pd, commenta la replica della viceministra dell’Economia, Laura Castelli, all’interpellanza Pd sul volume complessivo di stanziamenti ordinari alle Regioni del Sud.
“Preso atto che è la matematica a penalizzare il Sud - aggiunge Vito De Filippo, capogruppo Dem in commissione Affari sociali della Camera - come ammesso dalla stessa Castelli e come certificano la Svimez e la relazione sui conti pubblici territoriali dell’Agenzia per la coesione territoriale, che nel 2017 (ultimo anno disponibile) segnala come la quota di risorse ordinarie in conto capitale della pubblica amministrazione destinata al Mezzogiorno è pari al 26,7%, a fronte del 34,4% di popolazione, adesso occorre ribaltare l’attuale approccio ‘efficientista’ che piace tanto ai governatori Zaia e Fontana”.
“Dire – ha proseguito Francesco Boccia in sede di replica - come fanno i presidenti di Lombardia e Veneto, che al Nord sono tutti efficienti e al sud tutti spreconi è un paradigma che rifiutiamo categoricamente. E non a caso le posizioni sulla scuola del presidente del Consiglio, Conte, e del presidente dell’Emilia Romagna, Bonaccini, sono alternative a quelle di Zaia e Fontana. Occorre prendere atto che fino al 2015 il Mezzogiorno ha ottenuto solo il 22% delle risorse, tra l’altro conteggiando anche gli strumenti aggiuntivi, come i fondi europei, che si sono tramutati in sostitutivi. Parliamo di un assegno da staccare per il Sud da 61 miliardi di euro, come denunciato da tutta la stampa delle regioni meridionali. La tanto citata Alta velocità, ad esempio, pagata con le tasse di tutti gli italiani, ha visto realizzazioni d’opera nel Mezzogiorno del solo 16%.
Castelli, dunque, affronti con chiarezza questo tema. Ha detto: ‘Sarà necessario vedere le risorse adeguate per ogni funzione’? Bene, allora stabiliamo prima i livelli essenziali delle prestazioni e, poi, quantifichiamo le risorse necessarie per garantirli a tutti i cittadini nel quadro del titolo quinto della Costituzione. Siamo – ha concluso Boccia - in un momento di svolta e ci tornano utili le parole di Dante: ‘Per i neutrali, nei grandi momenti, ci sono posti caldi all’inferno’”.