Roma, 2 lug. (LaPresse) - "L'Italia è un Paese in cui c'è sempre un giudice che giudica un altro giudice e questo sistema tutela sempre le parti. Il limite però è che lo fa a volte tardi, fuori tempo massimo e quando i danni non sono più rimediabili. Ma è un sistema che abbiamo tutti il dovere di difendere. È evidente che oggi siamo dentro una faida interna alla magistratura ed emergono elementi che danno un quadro desolante. Non si può certamente andare avanti così.
Il Presidente della Repubblica ha usato in Csm parole molto dure e mi auguro che i protagonisti di questa vicenda ne tengano conto e siano conseguenti. La politica ha sempre delegato alcuni rappresentanti, così come indicato dalla Costituzione, nei rapporti con la magistratura, ma emerge chiaramente come siano saltati tutti gli schemi sia nella politica che nella magistratura. Dai trojan usati anche quando la legge stessa non lo autorizza, a magistrati che hanno violato il segreto d’ufficio e che, solo per questo, dovrebbero fare un passo indietro chiedendo scusa.
O chiamiamo un time out azzerando tutto e costruendo insieme una seria riforma che difenda la credibilità dello Stato e della stessa magistratura oppure pagheremo tutti il conto di uno Stato che ne esce pesantemente ammaccato". Così Francesco Boccia, deputato e economista PD, in diretta a Omnibus su La7.