“Sulle criptovalute chiediamo formalmente al Governo italiano e ai governi europei di prendere una posizione. Il Governo Conte non ha mai assunto una posizione. Serve trasparenza e regole chiare sul loro utilizzo. Ciascuno dei fondatori della Libra Association oggi ha versato una quota pari a 10 milioni di dollari, che tradotto vuol dire che oggi Facebook ha in cassa già 280 milioni di dollari in più. Cosa hanno avuto in cambio? La possibilità di essere dei nodi validanti della blockchain; questi nodi validano la correttezza e l’integrità delle transazioni.
Il governo Conte che fa? Al momento non proferisce parola, se per connivenza o per inadeguatezza lo scopriremo presto. Tempestiva e opportuna in questo senso la richiesta del segretario PD, Nicola Zingaretti, dell’istituzione di una commissione di vigilanza sull’utilizzo di criptovalute utilizzate per l’acquisto di beni e servizi sul territorio italiano. È impensabile che le Over the top adesso si mettano d’accordo per mettere su un sistema di pagamenti autonomo.
Chi li dovrebbe controllare? Il legislatore deve evitare che il mondo dei pagamenti online venga monopolizzato da aziende che inseguono esclusivamente il proprio business e finora si sono contraddistinte soltanto per il mancato rispetto di privacy e trasparenza.
Dopo il pastrocchio di Cambridge Analityca adesso facciamo fare a Facebook anche la banca del globo? Mi sembra troppo. Lo Stato e le istituzioni battano un colpo, prima che sia troppo tardi”. Così Francesco Boccia, deputato e economista PD, sul suo blog su Huffington Post.