“È sempre più preoccupante l’atteggiamento del governo di fronte all’impatto negativo sul Bilancio dello Stato delle politiche economiche. In meno di cinque mesi il governo ha cambiato tre volte la previsione sul Pil 2019: siamo passati dall’1,5 di crescita prevista nell’ottobre scorso all’1% inserito a dicembre in legge di Bilancio, fino alla recessione confermata dall’Ocse in queste ore o la crescita zero di fatto certificata da tutti gli organismi internazionali.
C’è un dato che preoccupa più degli altri ed è il costo del debito aumentato di 5 miliardi nell’ultimo anno. Eravamo scesi da 83,5 miliardi, picco più alto degli anni della crisi finanziaria, fino a 64,6 miliardi nel 2018, per tornare almeno a più 5 miliardi nel 2019. Non solo il debito pubblico è tornato a crescere, smentendo le previsioni di Tria e del governo fatte solo tre mesi fa, ma è ufficiale che l’Italia oggi fa più spesa pubblica per pagare nuovi debiti fino a superare l’8,2% della spesa che per la scuola a cui destina il 7,9%.
Con tutti i grandi paesi europei che destinano alla scuola percentuali più alte e rilevanti a partire dalla Germania con quasi il 9,5%. Quale futuro può avere un paese che spende più per debiti che aumentano rispetto alla scuola? A causa di una propaganda becera permanente tra Di Maio e Salvini che provocherà solo ulteriori tagli ai servizi, intanto aumentano i debiti che pagheranno le nuove generazioni”. Così Francesco Boccia, deputato PD, intervenendo a Radio Cusano Campus.