(ANSA) - ROMA, 8 MAR - "Più Salvini e Di Maio vanno avanti ed entrano nel merito delle scelte da prendere nell'interesse del Paese e più emergono le differenze incolmabili: non sono d'accordo su nulla. Il contratto, com'era prevedibile, non si può applicare alla vita di ogni giorno.
La politica si occupa della vita delle persone e del funzionamento della società, non si producono beni e un contratto non puo' prevedere ogni pulsione sociale. Tav, autonomia, economia, infrastrutture, sicurezza, politica internazionale sono temi che, se non sono condivisi nelle fondamenta, dividono e non c'è contratto che tenga.
Prima finisce questa alleanza contro natura Lega-M5S, prima si torna al voto e si consente agli elettori di esprimersi sulla soluzione migliore per gli italiani". Lo afferma Francesco Boccia (Pd). "Le continue minacce di crisi, i rinvii del governo Conte su ogni scelta - prosegue - la fretta nei provvedimenti, gli aumenti Iva senza condizioni gia' previsti per il 2020, hanno fatto crollare gli investimenti privati e creano ogni giorno di piu' un clima di incertezza.
Le minacce continue tra Salvini e Di Maio dimostrano ormai quanto sia da considerare accanimento terapeutico la tenuta in vita del governo Conte. La crisi politica ormai è nei fatti", conclude.