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Per il PD in caso di crisi si torna al voto

09.01.2019

(ANSA) - ROMA, 9 GEN - "Per tutti i candidati alla guida del PD, e mi pare ormai chiaro, in caso di crisi di governo si torna al voto. Nessuno dice il contrario, non ci sono ambiguita'. E mi pare che sia piu' che evidente il danno della scelta fatta dal Partito Democratico, a inizio legislatura, nel decidere di non scegliere: Salvini e' diventato il leader del governo e della destra italiana". Lo afferma Francesco Boccia del Pd.

"Il PD in questa legislatura, anche per l'evoluzione politica avvenuta attraverso il governo Conte, non potra' fare la stampella di Lega o M5S. Ma il nodo, con questa legge elettorale, resta sempre lo stesso e alle prossime elezioni si riproporra' lo stesso quesito: in un sistema proporzionale con chi dialoghiamo? dire 'non parliamo con nessuno' e' da ipocriti, perche' poi un governo di coalizione nasce. Gli altri candidati farebbero bene a chiarire questo aspetto.

Questa legislatura e' ormai compromessa, ma se dovessimo tornare al voto? Continuiamo con la politica infantile e stupida di chi preferisce mangiare pop corn o ricominciamo a fare politica e ci confrontiamo con chi ha saputo intercettare i bisogni delle persone secondo una visione della societa' che non sia di destra?", conclude Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico.

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