(ANSA) - ROMA, 24 NOV - "La base del PD è viva e ha voglia di ricominciare; la partecipazione in ogni incontro di tanti elettori che potrebbero tornare è il segno di un popolo che non vuole stare a guardare ma che è pronto a ricominciare, pretendendo un partito diverso. Per farlo chiedono una classe dirigente all'altezza, che sappia ascoltare, che sappia ascoltarsi e che si ricollega con i bisogni di ogni giorno.
Tra Verona, Rovigo, Vicenza e Padova, ho ritrovato tanti militanti che, volontariamente, si sono presentati in questi primi incontri congressuali e che erano andati via perché traditi su temi non negoziabili come lavoro, scuola e ambiente. Oggi sono pronti a rientrare, a iscriversi ancora se solo gli fosse permesso, cosa che oggi in molti circoli da nord a sud viene spesso impedito. Vedo gli altri candidati che si affannano nello spiegarci la loro idea su questi temi, peccato che quando il partito si schiantava loro erano lì silenti e su lavoro, scuola e ambiente non hanno avuto altro da fare che assecondare le scelte sbagliate. Il congresso serve a dirci tutto per non sbagliare mai più.
Se vogliamo recuperare militanti e fiducia dobbiamo aprire il tesseramento online con la possibilità di iscriversi nei circoli fino al giorno del voto. Dobbiamo far riappassionare le persone al PD, non tenerle a distanza. Il PD ha bisogno di aria nuova, di aprire porte e finestre, di dire a tutti quanti tornate. Chiudersi nel bunker con gli esperti di tessere, impedendo, a chi vuole, di iscriversi al Partito Democratico, sarebbe l'ultimo errore di una classe dirigente inadeguata.
In Veneto è sotto gli occhi di tutti in ogni federazione il timore di aprirsi agli elettori che non vogliono aderire a correnti ma, semplicemente, al Pd". Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico, oggi a Padova al Caffè Pedrocchi durante un incontro con i militanti dem in vista del congresso.