Giù le tasse ai commercianti italiani
"Oggi è Black Friday soprattutto per il fisco italiano. Giornata di offerte e promozioni che porteranno milioni e milioni di acquisti online; e per tutte quelle multinazionali del web che fanno business con il commercio online, Amazon su tutte, saranno per lo più esentasse. Non possiamo certamente definirla modernità, soprattutto se accanto alla più grande elusione fiscale della storia ci sono continui esempi di diritti negati, dagli orari di lavoro alle condizioni contrattuali, dal cottimo come principio di attività d'impresa a regole continuamente calpestate.
La politica è ancora supina davanti ai grandi interessi del mercato. Abbiamo approvato lo scorso anno la norma, a mia prima firma, che sta portando le Over the top a chiudere accordi sulle imposte con l’amministrazione fiscale. Ma fino a quando non dichiareranno di avere stabile organizzazione in Italia, pagando le tasse come tutti i commercianti italiani non potremo mai parlare di equità fiscale o concorrenza leale. La politica, soprattutto quella di sinistra, deve dire con chiarezza se si batte senza paura per l’equità.
Se si sta con il piccolo commerciante o con le multinazionali del web che non vogliono la residenza fiscale in Italia ed evadono, dalla parte dei lavoratori o dei dividendi. Qui siamo in piena rivoluzione capitalistica con il lavoro che cambia ogni giorno e i diritti negati. Servono regole chiare, dal fisco al commercio alla logistica, alla privacy altrimenti è far west digitale”. Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico, arrivando a Verona per iniziative congressuali.