“Il 4 marzo abbiamo toccato il punto più basso della nostra storia politica, abbiamo toccato il fondo. Oggi dobbiamo ricostruire un Pd nuovo partendo dalla rimozione vera delle macerie. Serve l’impegno di tutti; restare a guardare, stando con le mani in mano, mi avrebbe lasciato un senso di rimorso per non aver provato a far qualcosa.
Una pluralità di candidature al congresso, che rappresentano personalità, visioni ed esperienze diverse è solo un bene per il PD, ma prima dobbiamo dirci con chiarezza, tutta la comunità politica insieme, dove e perché abbiamo sbagliato. Finora c'è stata una fuga dall’autocritica, la ricerca continua di una giustificazione; questo congresso servirà anche per chiudere una fase nuova dicendosi tutte le verità senza più ‘però’.
Se c’è stato uno scollamento tra popolo e élite la responsabilità nel non averlo capito è soltanto nostra”. Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del partito democratico, in un’intervista a FanPage.it