(ANSA) - ROMA, 8 OTT - "Non sono il candidato di nessuno. Ad Emiliano mi lega un rapporto fraterno, è stato molto coraggioso perche' ha capito per tempo lo scollamento tra il popolo e le elites. Il Pd, invece, è riuscito a passare per il partito che era vicino ai potenti, alle banche, agli industriali, alle grandi organizzazioni. Come se le povertà fosse la colpa di chi è in quelle condizioni. Lavorerò sull'ascensore sociale, il Pd deve essere il partito che consente agli ultimi di avere le opportunità dei primi. Non è uno scandalo dialogare su alcune misure con il M5S". Lo afferma Francesco Boccia, deputato del Pd a radio Radicale.
"Il Pd - prosegue - deve avere l'umiltà di dire 'tornate a casa' ai tanti elettori che si sentivano traditi e hanno votato per loro. Al Sud per i 5 stelle è stato un plebiscito. Ma adesso che sono al governo si sono messi nelle mani della destra di Salvini, la protezione sociale e il futuro sono a rischio. Sentirò Zingaretti a 'Piazza Grande' e mi farò un'idea, ma non criticherò nessuno.
Richetti lo conosco da vent'anni, è sempre stato un riformista, ma anche lui è finito travolto dal renzismo. Il proliferare di candidature non è un limite, è l'esistenza in vita del Pd. Chi si candida è mio alleato per la ricostruzione del Pd, non avversario. Chiunque può dare un contributo. Ma chi ha qualche anno di esperienza in più nelle istituzioni ci aiuti a capire perché non sono riusciti in tempo a fermare la degenerazione che c'era nel partito".
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