Il Partito non ha proprietari e non è una Spa. Via il recinto
(ANSA) - ROMA, 16 SET - "Non esiste che il PD si sciolga e che a proporlo sia addirittura un gruppo dirigente scaduto, delegittimato e protagonista di questo fallimento. Siamo tutti responsabili di questa condizione e nessuno di noi può pensare di proporre una soluzione così. Non ne abbiamo il diritto per rispetto dei nostri elettori e della nostra storia. Pensare di sciogliere il partito e fondarne un altro, avendo fatto questo disastro, è semplicemente folle. Il Pd non ha proprietari, non è una spa". Lo afferma Francesco Boccia, deputato PD, in un'intervista a Radio Radicale.
"Siamo un gruppo dirigente - prosegue - che continua a negare la realtà; ma la verità è che se una parte del paese ci ha voltato le spalle è perché' non siamo più stati in grado di rappresentare gli ultimi, chi vive nelle periferie, chi è in situazioni di difficoltà e disagio. Il merito del centrosinistra negli anni scorsi è stato saper tenere insieme gli ultimi con una parte della borghesia italiana. Oggi quel legame è saltato.
Serve un congresso vero, che ci faccia riconnettere alla realtà e apra le porte, poi, a quelle forze civiche e politiche che vogliono ricostruire un grande centrosinistra. Nel centrosinistra moderno, europeo e riformista devono esserci dentro tutti. Vedere lontani da noi tanti elettori e personalità come Prodi, Veltroni, Letta, Bersani, Civati, Vendola e tante altre, avrebbe dovuto farci riflettere da tempo. Il congresso serve anche ad abbattere un incomprensibile recinto costruito in questi anni".