L'Europa di Juncker e Merkel va cambiata
"Con la nota di aggiornamento al Def finirà il tempo della propaganda. Il governo avrebbe potuto approvare un Def programmatico appena insediatosi, ma ha preferito prendere qualche mese di tempo. Ora quel tempo è scaduto e i nodi economici verranno tutti al pettine. Salvini è già in frenata rispetto alle roboanti dichiarazioni delle settimane scorse: rispetterà i parametri europei sul bilancio cari ai popolari europei suoi alleati storici e non sforerà il 3%. Il nodo politico sarà capire cosa deciderà di fare il M5S". Così Francesco Boccia, deputato Pd, in diretta a Omnibus, su La7.
"Il dossier manovra così come i capitoli immigrazione e crisi Libica, non possono essere slegati da quello nevralgico europeo. Che a Salvini piaccia o no, il nodo resta l'Europa e non serve a nulla far propaganda contro i francesi e Macron, il nodo politico è come cambiamo l'Europa che appare sempre più fragile. Lui vuole amputarla, noi rafforzarla. Chi milita e crede ancora nel centrosinistra deve smarcarsi dall'idea di Europa di Merkel, Juncker e dei popolari europei, tra i quali c'è anche Orban, che l'hanno trasformata in quello che ci ritroviamo oggi.
Noi sfideremo Salvini e i cosiddetti sovranisti su un'Europa più forte che chiuda sia la stagione dei populismi che degli Juncker e dei conservatori. Fare gli interessi della grande comunità degli europei che ci credono significa mettere insieme tutto: fisco, welfare, difesa, debiti per tornare al progetto originario degli Stati Uniti d'Europa", conclude.
