"La discussione sul bilancio sconta il solito tasso di propaganda che va avanti da aprile. Senza i numeri veri c'è la solita gara a chi la spara più grossa. Si poteva esser seri con il Paese e con l'opinione pubblica durante l'approvazione del Def ma si preferì rinviare ogni scelta a fine settembre in sede di nota di aggiornamento al Def. Tra un po' ci saremo e non si potrà più barare.
Vale essenzialmente per la maggioranza ma vale anche per l'opposizione che dovrà dimostrare di incalzare sul merito il Governo. Con la nota al Def verrà giù la maschera per tutti e sarebbe un buon segnale da parte di Tria se anticipasse i tempi per consentire al Parlamento una discussione utile a tutti e credibile per chi deve investire sull'Italia e in Italia.
È dovere di tutti evitare di far passare l'Italia per un Paese non credibile e inaffidabile. Fa bene Tria a trasmettere messaggi rassicuranti ma è sempre più evidente che ci sono sull'economia due linee: quella della rottura con tutti, rappresentata da Salvini, che rischia di portarci nel caos in autunno e quella di chi mette anche nel governo la credibilità del Paese e la stabilità davanti a tutto.
Tutto questo vale anche per l'opposizione. L'appello che faccio anche al mio partito è di non giocare al tanto peggio tanto meglio, perché stiamo parlando dell'Italia e dobbiamo sfidare la maggioranza sulle cose da fare, a partire dalla decontribuzione sul lavoro anziché la flat tax. Le risorse a disposizione sono limitate, è giusto aprire una discussione, un confronto serio con l'Europa sul merito. Per rafforzare l'Italia e la stessa Unione Europea, non per amputarla come vogliono Orban e Salvini. Per far questo bisogna sempre sfidare sul merito delle scelte la maggioranza". Così Francesco Boccia, deputato PD, intervistato a Bari da Mediareport Tv.