Votare Pd significa pensionare anche Juncker
"Ennesima uscita infelice del presidente della Commissione Europea, tra i leader politici dei popolari europei a cui fa riferimento Forza Italia. Non è nuovo il presidente Juncker nel fare analisi fuori luogo e che non rientrano nelle proprie competenze istituzionali. Gli effetti delle sue parole sui mercati dovrebbero indurre almeno i suoi compagni italiani di partito in Europa a prenderne le distanze e a scusarsi.
L'Italia non ha bisogno di balie né di ingerenze sul funzionamento della nostra democrazia. Anche questa uscita infelice ribadisce la necessità politica di un partito democratico forte e alternativo al centrodestra e ai populisti pentastellati alleati dell'Ukip. Mai come in questo momento un voto forte e compatto al Pd fa chiarezza in Europa e ridimensiona ingerenze di questa natura". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e capolista a Montecitorio nel collegio plurinominale Puglia 2, nel corso di un dibattito elettorale a Taurisano nel Salento.
