Grande lavoro di Istat, Parlamento e governo. Esempio per UE
"La relazione sugli indicatori di benessere equo e sostenibile che il Ministro dell'Economia Padoan ha trasmesso alle Camere è la realizzazione di quello che il Parlamento italiano ha fortemente voluto e proposto al Governo con la riforma della legge di Bilancio, approvata a larghissima maggioranza nel 2016: andare oltre il Pil. Oggi possiamo dire di poterci andare.
Siamo orgogliosi di aver costruito proprio in Parlamento un nuovo modello di valutazione delle politiche pubbliche, vincolandolo al Bilancio attraverso il Def. Questo è solo l'inizio, è stata una prima sperimentazione su alcuni indicatori, dal livello di CO2, alle disuguaglianze; dal prossimo Def la riforma andrà a regime e ci saranno i 12 indicatori in grado di valutare fino in fondo la qualità della vita. Dalla speranza di vita, all'uscita precoce dalla scuola, dall'indice di criminalità predatoria a quello connesso all'abusivismo edilizio che darà al consumo del suolo un valore sociale ed economico senza precedenti, fino al consolidamento della valutazione sulle emissioni di Co2 oggi fissate dal Governo a 7,5 ton per persona e su cui si dovrà esprimere il Parlamento.
È una vera rivoluzione culturale e se siamo riusciti a diventare un esempio in Europa lo dobbiamo anche allo straordinario lavoro fatto in Italia dall'Istat, prima con Enrico Giovannini e poi dall'attuale presidente Giorgio Alleva, e da un lavoro condiviso da tutto il Parlamento su impulso del Pd e mi piace ricordarlo traendo origine dalla prima proposta di legge sul tema del collega Giulio Marcon di LeU, senza far mai alcuna distinzione tra le diverse casacche politiche". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e capolista a Montecitorio nel collegio plurinominale del Salento.