“È paradossale che il Pd debba preoccuparsi di chi sta alla sua sinistra, sembra essere tornati indietro di dieci anni, alla rottura che ancora ci fa male di Bertinotti. È una situazione spiacevole perché, nonostante gli sforzi fatti da tutto il Partito Democratico, non c'è mai stato un cenno di apertura dalle forze che hanno, poi, composto LeU. Questo è autolesionismo.
La scissione dal PD è stata un grave errore che molti di noi hanno provato, fino all’ultimo, a evitare. Tocca al PD, in queste elezioni politiche, tenere alta la rappresentanza dell’intero centrosinistra e credo che gli elettori ne siano consapevoli, perché come spesso accade, sono più avanti rispetto alle classi dirigenti”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in un’intervista a Radio Radicale.
“Il PD potrà essere la vera sorpresa di queste elezioni politiche. Purtroppo, come nel 2013, sarà uno scontro tra tre poli: PD, M5S e la coalizione di convenienza di centrodestra. Il Partito Democratico potrà essere la sorpresa se propone un riformismo di cui oggi non parla più nessuno. Centrodestra e M5S si sfidano ogni giorno sulle paure. Noi parliamo di Europa, di lavoro, di futuro, dell'impatto del digitale nelle nostre vite, di nuovi modelli redistributivi. Il PD è un partito Paese che parla di lavoro”.