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Riformare il servizio postale universale. Estendere invii postali da 2 a 5 kg. Raccolta, smistamento, distribuzione e trasporto

06.12.2017

Sui pacchi ok attuale impostazione fino a 20 kg

“Senza nessun intervento del regolatore, Amazon oggi o qualunque altra multinazionale domani, rischia di sommare il potere quasi monopolistico sul commercio a quello della logistica. Ci sarebbe una massimizzazione del profitto e del potere commerciale senza precedenti.

Amazon ha, di fatto, il controllo dei maggiori centri logistici alle porte di alcune metropoli, mettendo in atto modelli di distribuzione su cui è intervenuta anche l’Agcom, alla quale vanno fatti i complimenti per lo straordinario lavoro svolto sul tema. La politica non può stare a guardare.

Oggi, col commercio elettronico, gli invii postali svolgono il ruolo che avevano ieri le vecchie lettere, è compito della politica, quindi, ripensare al servizio universale postale, estendendolo allo smistamento, alla distribuzione e al trasporto di invii postali da 2 a 5 kg. Sui pacchi fino a 20 kg va bene l’attuale impostazione, anche se vanno rivisti gli accordi sui territori. Una cosa è certa: con il commercio elettronico la vecchia funzione di Poste, archiviata da anni da molti, viene di nuovo esaltata. 

Questo garantirebbe la concorrenza tra brand online e Amazon, che ha di fatto il quasi monopolio del commercio online, dando loro la possibilità di far arrivare i loro prodotti al clienti in 24 ore, proprio come fa il colosso americano, anche in un posto lontano e considerato periferico. Riformando il servizio universale postale riapriamo il mercato, modificando le regole”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo su Radio24.

 

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