Su Spid personali perplessità
"Oggi, al tempo del digitale, i dati valgono, spesso, più del cemento o dell'oro. Dobbiamo fare una battaglia nel nostro Paese e in Europa per la portabilità dei dati; dati che appartengono, secondo me, a chi li genera e non a chi li gestisce facendo business. Per molte multinazionali a partire da Apple e, purtroppo, passando per pezzi di politica europea e burocrazia compiacente, i dati invece appartengono a chi li gestisce. Concetto che mi fa semplicemente rabbrividire.
I dati dello Stato, poi, considerati sensibili, legati ad ognuno di noi, dall'anagrafe, alla salute, dal fisco, alla giustizia devono essere tenuti in un cloud pubblico gestito dalla Repubblica e non da soggetti privati che li utilizzano per rafforzare i propri interessi. Per questi ed altri motivi ho seri dubbi sulle finalità e sulle modalità di gestione di Spid (Sistema pubblico di identità digitale), i nostri dati non possono essere gestiti da privati. So che su questo tema sono personalmente in minoranza in quest'arena politica, ma io insisto difendendo idee e principi per me non negoziabili". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo ad HackSannio, organizzato da Confindustria Benevento.