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Sui dati ci sarà il prossimo scontro di civiltà

06.11.2017

Perplessità su Spid, capire meglio il ruolo dello Stato. Serve cloud pubblico

"Dobbiamo unire le forze pensando a un Paese che tutela i dati sensibili e che si batte culturalmente per un concetto semplice: i dati sono di chi li genera e non di chi li gestisce. In questa frase c'è una visione diversa della società moderna, dell'economia e in generale del funzionamento del capitalismo al tempo del digitale. Vedremo nei prossimi mesi se Spid è intesa nell'esclusivo interesse dello Stato nella gestione dei dati o delle imprese private che hanno l'ambizione di gestirli.

La Pubblica Amministrazione deve cambiare e velocemente, ma non abdicare alla sua funzione. Da questo punto di vista il primo vero punto dev'essere puntare su un cloud rigorosamente pubblico per tutti i dati sensibili della Pubblica Amministrazione. Non solo per l'intelligence ma anche per l'amministrazione tributaria, la giustizia, la sanità e l'anagrafe, Invece, al momento, vedo ancora cose che non mi convincono pienamente. Il tempo prossimo dirà se sono solo incomprensioni o una diversa visione del mondo e del funzionamento della democrazia". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo al 1°Forum nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili.  

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