Inutile aspettare chi perde tempo
“Confido molto nella determinazione del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e nel forte impegno di Francia e Germania. Ormai il problema è sotto gli occhi di tutti. Nel 2013, quando il Parlamento italiano fece da apripista, approvando per primo la webtax, l'obiettivo era uno e solo uno: pretendere il pagamento delle imposte indirette nel Paese in cui si fa business. Per quattro anni il mantra di chi era strumentalmente contrario è stato 'deve pensarci l’Europa’, ora che gran parte dei Paesi UE è d’accordo sulla necessità di regolamentare la tassazione delle Over the Top mi aspetto che non si rinvii ulteriormente la decisione dicendo deve pensarci il mondo intero attraverso la CCCTB (Common Consolidated Corporate Tax Base), perché sarebbe una farsa.
Le parole di Juncker a Tallinn, che prevede una proposta della Commissione solo per il prossimo anno, confermano come la stessa Commissione tenga il freno a mano tirato nonostante l'impegno dei Paesi di arrivare entro il vertice finale della presidenza Estone a una proposta definitiva. Dobbiamo ripartire da dove ci eravamo fermati nel 2013, il superamento della non stabile organizzazione e il pagamento delle imposte indirette nel Paese in cui le multinazionali del web fanno business.
E per questo va benissimo la via indicata dal Presidente Gentiloni della cooperazione rafforzata con chi ci sta, in attesa di scelte definitive europee sul fisco. Intanto l'Italia alle multinazionali del Web che spontaneamente decidono di scegliere la stabile organizzazione in Italia indica, con le norme vigenti, la strada della collaborazione fiscale”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a Sky Tg24 Economia.