Far politica con i sondaggi porta al suicidio politico
“I leader politici che guardano i sondaggi prima di varare un provvedimento sono leader che saranno travolti, prima o poi, dai sondaggi stessi. Non penso che questa malattia abbia colpito anche il mio partito sullo Ius Soli. Penso sia stata fatta, in questa vicenda, una valutazione sui numeri parlamentari e ritengo un errore non sfidare tutti i gruppi contrari. Si può anche andar sotto in Parlamento, ma su posizioni chiare si costruiscono fondamenta solide per la società che durano nel tempo. Un vero leader ha il dovere di accompagnare le comunità verso orizzonti che, a volte, nel breve termine non vengono compresi facilmente. È la differenza tra uno statista e un politico che vive alla giornata. Nei grandi partiti come il Pd si affrontano i nodi anche scomodi che fanno la storia, senza per forza assecondare parte della pancia del Paese. Io sono a favore dello Ius Soli e penso che molti italiani siano più lungimiranti degli spot e degli slogan utilizzati dai certi social attraverso leader come Salvini, Grillo o dalla destra più becera.
Non so dove il PD abbia discusso e preso la decisione di accantonare il provvedimento, avrei preferito una discussione franca all’interno del mio partito, anziché sui giornali e avrei voluto che ci fossimo assunti la responsabilità di provare ad approvare il provvedimento, anche col rischio di andare sotto nel voto. Non sarebbe affatto un dramma e farebbe chiarezza”. Così Francesco Boccia, presente della commissione bilancio della Camera, ai microfoni di Radio Radicale.