NEWS

Webtax europea? Meglio tardi che mai. Con il digitale va superato il concetto di "non stabile organizzazione"

09.09.2017

In Italia oltre 30 miliardi base imponibile erosa

"La prima risposta che viene spontanea è: meglio tardi che mai. Quella di oggi è sicuramente una buona notizia. Ma voglio vedere il documento dei ministri alla prova della Commissione Europea che non ha mai avuto il coraggio di superare l'intollerabile libertà delle multinazionali di decidere dove risiedere fiscalmente" Così Francesco Boccia, autore della web tax transitoria in vigore in Italia dal 2017, in diretta ai microfoni di Radio Radicale, commenta il documento che sarà presentato all'Ecofin di Tallin.

"In Italia il Parlamento aveva deciso, approvando una norma già nel 2013, il superamento del concetto di stabile organizzazione al tempo del digitale - aggiunge Boccia, autore nel 2013 durante il Governo Letta della prima webtax in Europa, poi cancellata nel febbraio 2014 dal Governo Renzi - ma poi come è noto, le cose sono andate diversamente e le lobbies delle multinazionali del web, la diplomazia Usa e alcuni leader europei molto accomodanti verso le Over the Top hanno preso tempo".

"Oggi si riparte con l'iniziativa del Governo Francese e trovo opportuno e utile che quattro grandi Paesi abbiano la stessa posizione. Va sottolineato - continua il presidente della commissione Bilancio - che l'Italia da questo punto di vista ha ottenuto alcuni risultati grazie al lavoro fatto in questi anni dal Parlamento, dall'autorità giudiziaria e dalla stessa agenzia delle entrate. Google in Italia a differenza di quello che accade in Francia è italiana e ha fissato la propria stabile organizzazione. Molte altre multinazionali invece eludono sistematicamente il fisco sia in Italia che in Francia e nel resto d'Europa. L'Italia nel 2013 questa legge l'aveva fatta, cancellata però troppo frettolosamente, oggi siamo ad uno snodo decisivo perché la Francia ha iniziato ad alzare la voce. Spero - conclude Boccia - che i ministri che hanno sottoscritto il documento possano avere la forza per spingere la Commissione Juncker ad essere immediatamente conseguente".

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI