Salari e inflazione restano priorità assolute
“Le notizie che arrivano dalla conferenza stampa dei vertici della BCE confermano la lungimiranza della politica monetaria di Draghi nel non voler strozzare la ripresa attraverso un freno dell'inflazione e un effetto limitato sui salari.
Aver di fatto lasciato aperta ogni strada sui tempi del quantitative easing, non indicando una data finale, è l'ennesimo segnale di grande coraggio e autonomia della Banca Centrale dalle diverse e legittime aspettative, spesso contrapposte sui mercati, tra i diversi paesi membri dell'Unione. In autunno ci sarà un quadro chiaro che consentirà la comprensione delle dinamiche di crescita e sul funzionamento dei mercati.
Per tutta l'Unione monetaria, e a maggior ragione per L'Italia, intervenire su un aumento minimo adeguato dell'inflazione e sull'aumento dei salari è fondamentale per lasciarci definitivamente alle spalle il periodo più difficile”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, oggi a Montecitorio.
