“Finché Uber non pagherà le tasse in Italia non sarà mai un interlocutore credibile. Le imposte si pagano dove si fanno i profitti”. Lo scrive su Twitter Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera.
“Il tribunale di Roma ha accolto la richiesta di sospensiva dell'ordinanza che richiedeva l'interruzione dei servizi di mobilità Uber, potranno quindi continuare a fornire i propri servizi, a fare profitti sul territorio italiano e continueranno indisturbati ad eludere il fisco. Sono favorevole ad una maggiore concorrenza ma questa deve essere sempre una concorrenza leale. Se un’azienda come Uber fa business nel nostro Paese non vedo perché non debba anche pagare le imposte come ogni altro cittadino italiano. La politica ha il dovere di porre rimedio a questa palese e grave mancanza di equità fiscale”.