9 mila società e 83 mld di debiti non più tollerabili
“Se facciamo prevalere il principio di coordinamento di finanza pubblica che porta il governo centrale a stabilire alcuni criteri, soprattutto per i tagli alle partecipate, nessun sindaco o presidente di Regione potrà opporsi ad un principio sancito dallo stesso titolo V della Costituzione. Se il Parlamento fissa che un certo numero di partecipate che accumulano solo perdite devono essere tagliate, si procede in tal senso e penso ci sia ancora tutto il tempo per farlo.
Siamo ancora a quasi 9 mila organismi partecipati con uno stock di debito di 83 miliardi a fronte dei 34.6 di crediti, così come ricordato oggi nell’audizione di Confindustria. Il Parlamento indicherà delle osservazioni e la Conferenza Stato-Regioni troverà un’altra intesa”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio, nel corso dell’audizione di Confindustria sul decreto bis in materia di partecipate.