Sulle tessere vince Renzi, alle primarie Emiliano
“Questo congresso così breve, voluto per evitare un lungo confronto politico necessario dopo tutto quello che era successo nei quattro anni precedenti, ha almeno il pregio di essere vero nei dibattiti. Vogliamo tutti salvare il partito dagli errori del passato recente, anche se non lo ammettono questa è la speranza anche di chi rivota il segretario uscente. Stiamo facendo il congresso con il rito abbreviato perché qualcuno aveva minacciato il voto anticipato senza congresso.
E resto convinto che se dovesse vincere Renzi farà di tutto per portare il Paese al voto a settembre, senza cambiare la legge elettorale, e questo rischierebbe di consegnare il Paese alle opposizioni. Noi siamo chiari con la nostra mozione. I numeri delle convenzioni ci soddisfano perché sono di militanti liberi e che non hanno paura. Non abbiamo chiesto o imposto nulla, non è nello stile di Emiliano. Il giorno in cui si è candidato erano già scaduti i termini per iscriversi.
A noi non interessa l'autoesaltazione sui numeri delle tessere, ci interessa la partecipazione e il risultato finale il 30 aprile. E siamo ottimisti perché sappiamo che con le ragioni della mozione Emiliano, soprattutto su scuola, lavoro e banche, le piazze e le strade si riempiono. Basta con il PD dei litigi, delle inimicizie, dei tradimenti, dei conflitti. Nei nostri circoli deve tornare la fiducia, il sorriso, la voglia di fidarsi degli altri e soprattutto di vivere la comunità”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera e sostenitore di Michele Emiliano, oggi a Lucca con i militanti del PD e il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Francesco Battistini, per presentare la mozione congressuale.