Inopportuno chiedere il voto senza aver letto le motivazioni della Consulta
“Se Renzi avesse esercitato il suo potere ascoltando di più da Presidente del Consiglio e da segretario del PD avrebbe evitato molti errori. Anche dopo il 4 dicembre, aver deciso in solitudine con Orfini e qualcun altro, di provare a trascinare il Paese al voto senza aver letto le motivazioni della Consulta e con la certezza dell'ingovernabilità che verrebbe fuori dalla legge modificata è stato politicamente irresponsabile.
In queste ore percepisco passi in avanti, si è passati dalla corsa forsennata al ‘voto subito’ al buon senso che mette davanti i problemi degli italiani. Il Paese viene prima di tutto. Dopo il decreto terremoto servono interventi su enti locali e fisco, sulla crescita, su welfare e scuola e coincidono con i mesi mancanti al termine della legislatura.
E negli stessi mesi va fatta una legge elettorale che possa garantire al Paese governabilità e stabilità. Nel frattempo il PD deve necessariamente fare un congresso per confrontarsi sugli errori fatti, sull’idea di società che vogliamo e su quale centrosinistra vogliamo per poter ritrovare compattezza e unità. Un congresso serio che termina con le primarie, che duri il tempo necessario per coinvolgere tutti i circoli, non una gazebata che dà l’idea di essere l’ennesima scorciatoia per evitare il confronto democratico nella nostra comunità politica”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a L’Aria che Tira su La7.