Arroganza Renzi dimostra che non ha capito il 4/12
"Su una cosa oggi devo dare ragione a Renzi, la prossima competizione elettorale sarà a tre: Grillo, un'area di destra e quell'area, aggiungo io, di centrosinistra che racchiude in sé i valori cardine del PD, primo fra tutti l'essere un partito democratico e contendibile. Quegli stessi valori che hanno permesso a Renzi di essere eletto segretario nel 2013 e che oggi sembra aver smarrito. Il non voler capire che il suo progetto politico, dopo quattro anni di segreteria, è stato sonoramente bocciato il 4 dicembre, è l'ennesima prova dell’arroganza dimostrata in questi anni.
Piuttosto che riprendere la sua corsa forsennata, questa volta verso il voto anticipato, staccando la spina ancora una volta ad un governo targato PD, portando il Paese alle elezioni con un sistema elettorale pasticciato che creerebbe solo caos, sarebbe il caso di ascoltare le richieste che arrivano da circoli, militanti e dirigenti PD: va indetto il congresso e va fatto subito. Una discussione franca al nostro interno è ormai inevitabile. Chi dovrà guidare il PD alle prossime elezioni non lo può decidere nè Renzi, nè Orfini, nè per acclamazione un'assemblea che dopo 4 anni è ormai scaduta. Serve un congresso per definire, partendo dai militanti, linea politica, leadership e contenuti.
La corsa continua e forsennata ha portato il PD a schiantarsi al referendum costituzionale; evitiamo, a causa della stessa arroganza, di mandare in frantumi gli ultimi vent'anni di Ulivo e di PD". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, al termine di un dibattito sulla legalità con i ragazzi del Liceo Salvemini di Bari.