Su credito accendere i riflettori. Gravi i casi del Fondo Strategico e credito export
“Si è chiusa oggi la prima giornata di audizioni sul decreto Sud in un clima di dialogo e di confronto costruttivo anche con le opposizioni. Dopo i contributi di Assoporti e Svimez, andremo avanti domani con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, i procuratori della Repubblica di Milano e di Taranto, Greco e Capristo, il presidente ANAC, Raffaele Cantone, il ministro Galletti; chiuderemo il ciclo di audizioni giovedì.
Le politiche di coesione spesso divenute sostitutive, e non aggiuntive, delle politiche industriali, possono essere correlate a nuove proposte normative, a partire dal credito d’imposta per gli investimenti riservato al Mezzogiorno, così come già anticipato dal ministro De Vincenti. Penso ci siano tutte le condizioni, nell’ambito degli interventi urgenti su aree critiche del Mezzogiorno, di rafforzare e integrare il decreto legge nel passaggio parlamentare”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, a conclusione della prima giornata di audizioni in commissione Bilancio sul decreto Mezzogiorno.
“Al Sud - ricorda Boccia, intervenendo nel corso dell’audizione di Svimez - si conferma un deficit di credito alle imprese come limite storico. I casi presentati da Svimez sulle risorse, praticamente pari a zero, stanziate dal Fondo Strategico italiano per le imprese del Mezzogiorno e per il credito agevolato all’export sono limiti che vanno assolutamente affrontati e superati. Con il ministro Claudio De Vincenti, il relatore del provvedimento, Francesco Laforgia, e tutti i gruppi parlamentari disponibili lavoreremo per superare nel miglior modo gli ostacoli atavici che abbiamo di fronte”.