“Se quello che ha fatto in Italia Vivendi su Mediaset, l'avesse fatto un'azienda italiana in Francia, sarebbero scattate immediatamente inchieste e interventi delle autorità competenti. Se si fa saltare un accordo industriale strategico poi non si possono rastrellare azioni di quella stessa azienda. È accaduta una cosa molto grave. Poi dovremmo tutti interrogarci sulle strategie industriali complessive.
Vivendi è un grande gruppo con un fatturato di 10,7 mld che si occupa di musica, tv e telefonia con una quota rilevante in Telecom che, a sua volta, fattura molto di più, quasi 20 nel 2015 ma con un'esposizione debitoria finanziaria nota e figlia della storia italiana degli ultimi vent'anni; Mediaset, invece, rappresenta con i suoi 3,5 miliardi di fatturato un pezzo strategico del mercato italiano di contenuti fondamentali al tempo dell'economia digitale. Di questi la politica dovrebbe parlare, laicamente e senza pregiudizi, per capire cosa vogliamo fare in un mondo ormai diviso nel business digitale tra Usa e Cina con l'Europa in mezzo senza un grande player globale.
Tocca ai francesi giocare questo ruolo? Possiamo farlo noi? Possiamo farlo insieme? A queste domande dobbiamo rispondere noi con un'idea chiara di sviluppo. Anche per queste ragioni penso che quella di Vivendi sia stata una grave scorciatoia". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a Transnazionale su Radio Radicale.