“Quando il mercato percepisce un piano industriale vero, non solo finanziario, assorbe e garantisce tutti gli aumenti di capitale necessari. Se questo dovesse accadere nel caso MPS, sarei il primo a esserne contento, ma noi oggi siamo chiamati a fare i conti con la realtà e abbiamo il dovere di garantire che, comunque vada, lo Stato ci sarà e tutelerà il sistema e il risparmio. Ho auspicato per mesi, a partire dal 2014 un intervento nobile e forte dello Stato per risolvere non solo la vicenda Mps, ma anche quella di tutti gli aumenti di capitale non garantiti dal mercato e lo smaltimento delle sofferenze più complesse.
Il governo Renzi ha preferito seguire un’altra direzione, anticipando rispetto allo smaltimento delle sofferenze, la riforma delle popolari, i diversi decreti di indennizzo, fino alla regia per il consorzio JP Morgan che poi sul prestito ponte mi pare si sia defilato. Adesso aspettiamo il decreto del governo che mi auguro a questo punto possa attivare tutte le risorse necessarie per il sistema e non solo quelle per MPS, anche perché il Parlamento dovrà esprimersi con un voto a maggioranza assoluta.
A questo punto meglio prenderne le risorse necessarie e mettere in sicurezza l’intero sistema bancario”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a Sky Economia.