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L'intervento dello Stato sulle banche è necessario, perso già troppo tempo

09.12.2016

"Sono mesi che parlo della necessità di un intervento pubblico sulle banche, rimanendo inascoltato. Oggi pare si siano decisi a perseguire questa strada, serve capire in quale modalità, perché non penso che chiedere aiuto all'Esm sia la soluzione più giusta.

La BRRD attualmente in vigore consente per casi eccezionali l'intervento. Sulle banche era evidente già dalla riforma delle popolari che si stava prendendo una strada contromano. Si sarebbe dovuto prima smaltire le sofferenze, poi mettere in sicurezza il sistema bancario e solo poi procedere con la riforma di BCC e Popolari. Ci saremmo almeno evitati i problemi su soglie e diritto di recesso rilevati recentemente anche dal Consiglio di Stato; poi c'è il grande  problema Mps.

Ho ricordato più volte che sarebbe stato opportuno rafforzare il fondo Atlante, che è stato una buona intuizione, anche con l'intervento della Stato, perché era chiaro a tutti che sarebbero serviti 15/20 miliardi e non 4,5 per garantire gli aumenti di capitale che il mercato non garantiva. Ma, com'è noto, in questi mesi è mancata l'umiltà di ascoltare chi la pensava in maniera diversa". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a Omnibus su La7.


"Draghi, prolungando il QE per tutto il 2017, ha messo in atto un'operazione molto sottile, che permetterà di superare le incertezze politiche che potranno verificarsi a seguito delle scadenze elettorali di Francia, Germania e, eventualmente, Italia".

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