Pessima campagna elettorale. No alla Costituzione come scalpo
"La prima parte della Costituzione, i principi e i valori che ci uniscono, non cambiano. Ma l'organizzazione dello Stato non può più essere quella di 70 anni fa, va resa adeguata ai tempi che viviamo. Non dobbiamo considerare il 4 dicembre come una sorta di Armageddon, il risultato referendario non può essere utilizzato come clava contro chi la pensa diversamente.
È una riforma imperfetta come succede spesso alle riforme quando vengono concepite, poi se entrano in vigore le giudica la storia, viceversa le giudicano prima gli italiani esprimendo l'eventuale contrarietà. Questa pessima campagna elettorale non aiuta gli italiani a leggere le differenze e a decidere secondo coscienza, perché il voto sulla Costituzione deve essere un voto libero.
Tutto avrei immaginato tranne che di ritrovarmi in un'Italia divisa sulla Costituzione. Indipendentemente dal risultato, non dovrà essere utilizzata la Costituzione vecchia o nuova, se sostituita o bocciata, come scalpo, sarebbe l'ultima sconfitta della politica. Voto sì per lealtà al mio partito". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a Omnibus su La7.