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Ok alla prima legge di bilancio; confronto lungo, aspro ma sempre rispettoso

24.11.2016

Persa una grande occasione di politica economica

Dopo un confronto serrato in commissione Bilancio, a volte anche con toni molto accesi, abbiamo licenziato la prima legge di Bilancio, evitando il suk, mettendo in sicurezza il Paese e i conti dello Stato e garantendo l’approvazione del Ddl Bilancio in un ramo del Parlamento prima del Referendum. È stata una prova di responsabilità da parte di tutti, anche se dispiace dire che è stata una grande occasione persa.

La Riforma del Bilancio, così per come l’avevamo scritta e votata a luglio a larghissima maggioranza, ci ha permesso di sopravvivere di fronte a un decreto fiscale che avevamo sconsigliato di presentare per evitare sovrapposizioni e di fronte ai 104 articoli presentati nella manovra dal governo, e agli inevitabili 5000 emendamenti parlamentari.

Non basta un vestito nuovo se non si abbandonano abitudini vecchie. Mi auguro di poter vedere, un giorno, una legge di Bilancio con solo 10 articoli e solo con misure di politica macroeconomica. Oggi abbiamo una legge che ce lo consente, peccato non averla sfruttata fino in fondo.

Buone alcune proposte su industria e welfare. Su fisco al tempo del digitale ed evasione è mancato il coraggio, c’è ancora molto da fare in Italia e in Europa”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, a conclusione dei lavori in commissione sugli emendamenti alla manovra.

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