“Sulle banche c’è la necessità di un insieme di interventi, più coerenti, di sistema, che consentano a tutti di capire quali siano le prospettive e l’orizzonte indicato del governo non solo sulla crisi che si protrae da anni, ma sui moderni rapporti tra raccolta e impieghi del denaro per famiglie e imprese al tempo digitale. Nella legge di Bilancio sono stati inseriti alcuni interventi che incidono sulle banche, dall’iva agli esuberi; sono tutti parte di iniziative necessarie per il sistema ma che andrebbero collocate in un quadro più ampio e di respiro.
Anche la norma stralciata sul fondo di risoluzione era un altro segmento, non direttamente correlato alla gestione del sistema bancario ma agli interventi per metterlo in sicurezza. Purtroppo quella norma non aveva alcuna attinenza con la legge di Bilancio.
La necessità di smaltire le sofferenze e di garantire gli aumenti di capitale, anche futuri, se il mercato non è in grado di farlo, è una necessità di cui dobbiamo tutti farci carico; non servono toppe. La commissione Bilancio è disponibile a valutare le proposte con un pensiero più lungo rafforzando l’interlocuzione fisiologica tra governo e Parlamento che non può essere sempre e comunque condizionata dalle emergenze”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, nel corso dell’audizione di ABI alla legge di Bilancio.