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Superare nodo sanzioni e aggio. Sulla riforma di Equitalia non escludere un ddl ad hoc

03.11.2016

“Sulla riforma di Equitalia, la rottamazione delle cartelle, aggio e sanzioni serve realismo. Nell’impianto del decreto fiscale arrivato in Parlamento la riduzione delle sanzioni è collegata esclusivamente all’accettazione del pagamento nel 2017 secondo i termini previsti entro le 4 rate. Una parte consistente dei contribuenti che ha rateizzato in passato fino a 72 o 120 rate, pur volendo aderire, si ritroverebbe a dover pagare tra aprile e dicembre 2017 fino al 75% del proprio debito. È evidente che in sede emendativa diventa opportuno ipotizzare una rottamazione delle vecchie cartelle e delle sanzioni con una rateizzazione diversa da quella proposta dal governo”. Così Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, intervenendo nel corso dell’audizione del direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, sul decreto fiscale collegato alla manovra.

“Sull’aggio – ha ribadito Boccia – la risposta della dott.ssa Orlandi è molto chiara. Al momento non è stato cancellato e dovremmo, con trasparenza, affrontare questo tema per evitare incomprensioni. È necessario rendere più incisivo il provvedimento consentendo agli italiani, anche dal 1° gennaio 2017, di avere l’opportunità  di non essere vessati con sanzioni e costi del passato perché altrimenti il rischio è che questo provvedimento  possa  limitarsi solo alla finestra ottobre 2016-gennaio 2017”.

“Se la rottamazione delle cartelle e la riduzione delle sanzioni hanno una logica, a maggior ragione devono riguardare anche il futuro, altrimenti non avrebbe senso la riforma. Le perplessità della Orlandi sul modello organizzativo, esplicitate al punto 2 della sua relazione, relativamente alla soppressione di Equitalia, dovrebbe farci riflettere sull’opportunità di ipotizzare il superamento definitivo del sistema di riscossione con un apposito disegno di legge in tempi adeguati. Fermo restando la rottamazione immediata delle cartelle che entra in vigore con questo decreto”.

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