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Politica suddita del capitalismo digitale. Serve nuova sinistra con nuovi modelli redistributivi

07.10.2016

"Il digitale sta caratterizzando la più dirompente rivoluzione del capitalismo moderno, anche superiore a quella avvenuta con i telai pima e l'energia elettrica poi, con una concentrazione di ricchezza nelle mani di pochi colossi e solo in alcuni paesi del mondo,  come mai successo prima d'ora. Nemmeno nei momenti di loro maggior successo le aziende petrolifere o le aziende automobilistiche avevano accumulato tanto potere e tanta ricchezza.

Una sinistra moderna e riformista, se si considera tale, deve avere il coraggio di guidare la regolazione di questo nuovo capitalismo, e regolarlo da sinistra. Dobbiamo discutere di nuovi modelli redistributivi, su come garantire i diritti, su come tutelare la privacy, l'utilizzo dei dati, garantendo equità nella società.

Quando si parla di regolazione del mercato ho colto in questi anni troppa debolezza della politica, mostrandosi spesso suddita del capitalismi digitale. È arrivato per la sinistra il momento di affrontare questi temi e regolare, da sinistra, vuol dire soprattutto redistribuire". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo a "La persona prima di tutto. Una nuova sinistra, un'altra economia", organizzata da Sinistra PD alla sede nazionale del Partito Democratico, in un confronto con Susanna Camusso e Claudio De Vincenti.

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